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Riqualificazione urbana Borgo Valsugana

Borgo Valsugana, Trento
Concorso 2012, secondo classificato

Il progetto ha come intento principale quello di riunificare, attraverso un sistema comune, le piazze oggetto di concorso, caratterizzanti il centro storico di Borgo Valsugana. A questo scopo le piazze sono state intese come un unico spazio pubblico continuo, favorendo il più possibile la pedonalizzazione nelle aree attualmente carrabili (Piazza Romani).

La nuova Piazza quindi si inserisce tra le case del centro storico come un unico elemento attraversato carrabilmente solo dai due assi verticali di Via Fratelli Divina e Via Alessandro Spagolla e dalla circolazione carrabile diminuita in piazza Romani (di servizio alla Fondazione Romani Sette Schmid e all’asilo). La maggiore pedonalizzazione di Piazza Romani è compensata dall’incremento di posteggi auto in Via della Fossa, in Piazzale Bludenz e tra via Mazzini e Via Fratelli Divina in corrispondenza del parcheggio interrato esistente.

Sono stati scelti 2 assi principali che connettono visivamente la Piazza e determinano aree di pavimentazione differente: il primo è l’asse delle sedute e dei nuovi lampioni, che dall’angolo Nord-Ovest di Piazza Romani attraversa la nuova piazza fino all’attuale Piazza Martiri della Resistenza. Il secondo asse è costituito dalla fessura continua delle caditoie per la raccolta delle acque meteoriche che delimita l’area carrabile di Piazzale Romani e conduce fino all’arco di Vicolo Luigi Cerbaro.

Stessa operazione è effettuata nella Piazzeta lungo il fiume Brenta, nei vicoli pedonali che dal parcheggio interrato di Via Mazzini conducono alle scale di Piazzale Bludenz, lungo via Spagolla con una nuova pavimentazione in pasta di cemento a sabbia fine. La nuova Piazza quindi si allarga come un unico sistema alle zone circostanti aumentando la qualità dello spazio pubblico del centro.

I materiali scelti sono essenzialmente tre: porfido trentino, disposto con due posature differenti, una più fitta composta anche da pietre di riuso della pavimentazione esistente (lato Sud rispetto all’asse dei lampioni e delle sedute) e una a maglie più larghe (lato Nord); pietra calcarea, disposta nel centro dell’intervento, lungo la superficie generata dalla chiesa che va da Via Brigata Venezia fino all’angolo Nord Ovest dell’attuale Piazza De Gasperi; pasta di cemento a sabbia fine, nei vicoli pedonali limitrofi precedentemente menzionati e nel percorso a continuazione di via Spagolla che attraversa il parco e la Piazza e conduce all’entrata della galleria commerciale.

Nella superficie di pietra calcarea che attraversa la Piazza, sono stati inseriti due specchi d’acqua, rispettivamente davanti alla facciata della chiesa e sul retro della stessa. Gli specchi d’acqua sono costituiti da dei diffusori regolabili disposti al centro delle lastre.

Le nuove alberature sono organizzate essenzialmente nei luoghi dello stare: la nuova piazzeta sul Brenta alla fine di Vicolo Luigi Cerbaro, l’area tra la chiesa, il municipio e la sede della Polizia Municipale e la Piazzetta lungo il Brenta raggiungibile attraverso la galleria commerciale. In tutte queste aree sono state previste nuove sedute, mentre il resto della piazza è pensato come liberamente percorribile.

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